Il cuore è un labirinto, è un mondo, è una foresta, è un muscolo, è il centro… il cuore è tutto questo, ed è anche un sonar. Come lo strumento che rivela la presenza di grandi oggetti nei fondali marini, così il cuore rileva ciò che è nascosto sotto la superficie. Ne esistono tante, di superfici, e possono essere morbide come seta o dure come cemento. Fisiche o morali. Il cuore è il sonar che va oltre la patina dei giudizi immediati, delle opinioni à la carte, delle reazioni istintive, di ciò che “non si può non pensare come ovvio”: in una parola, di ciò che pensano e credono gli altri.
Il cuore, come un sonar, riconosce che ci sono vittorie apparenti e vittorie consistenti, guadagni volatili e tesori che rimangono. È il cuore a sapere che ciò che perdiamo per dedizione ad altri è il vero guadagno; che l’esistenza spesa al servizio di altri, è vita piena, ricca, felice; che una vita all’insegna dell’amore, con le fatiche e le rinunce che essa comporta, vale più del mondo intero.
Il cuore è il sonar che manifesta ciò che nella nostra storia ha la consistenza dell’amore; che palesa la solidità della fedeltà di Dio: ci accompagna non visto, stabilmente presente e pronto a essere intercettato dai nostri radar.
Abbiamo voglia di ascoltare i segnali che arrivano?
Diego Mattei
Grazie Silvia!